Nascondersi, ma non sparire:
ecco che non vado in nessun luogo,
non sono qui in qualche attesa,
solo un soffuso alito di ogni cosa,
solo una melodia
mi parla ma non so ricordare.
Rincorrevo, per non nascondermi,
in una danza sconnessa cavalcando il silenzio,
mentre tutti vedevano di me
solo le dissonanze, di me come del mondo.
Sapere, ciò che non si può imparare:
ecco come di un albero la chioma
è d’argento, il fusto bianco porpora,
la radice groviglio di serpi.
Ridevo e ridevo, per non nascondermi,
in una danza convulsa piegando il corpo,
mentre tutti vedevano di me solo le dissonanze,
di me come del mondo.
Andare tanto lontano ma piano, lentamente,
ed ecco come s’accoglie la mente:
né molto e né niente.